> All'alba, Sariel discese i mille e sette gradini.
Come ogni giorno.
Ma stavolta, non era solo.
Il ragazzo lo seguiva in silenzio, un passo dietro, come un discepolo ignaro.
Non domandava dove andassero. Non osava.
Ma i suoi occhi — stanchi e vivi — chiedevano senza parole.
In fondo al Tempio, in una stanza che odora di tempo e pietra, Sariel si inginocchiò.
Prese una piccola pietra piatta. La posò su un altare dimenticato.
Poi, con mani che non tremano mai, spezzò un pezzo di pane — secco, duro, ma intero.
E ne porse metà al ragazzo.
Nessuna benedizione fu detta.
Nessun canto si levò.
Solo due mani. Due bocche. Un pane diviso.
Comunione.
Non quella dei santi, ma quella degli affamati.
E tra le crepe del Tempio, la luce di ieri tornò.
Un filo appena. Come un respiro.
Ma c'era.
Il ragazzo non disse nulla.
Ma le sue dita si chiusero attorno al pane come se fosse vivo.
E nel suo cuore, una fame diversa cominciò a crescere.