> "Sylon… finalmente sei tornato."
La voce dell'uomo era solenne. Forte. Carica di un'autorità che sembrava muovere l'aria stessa nella sala.
> "Perché scappi sempre dal castello? Anche se i tuoi fratelli non ti vogliono bene, non devi darti la colpa."
Sylon lo guardava, confuso. L'uomo davanti a lui era il re… suo padre. Ma lui non lo conosceva.
> "Solo perché non sai usare la spada o perchè non hai talento … non significa che tu sia debole."
Prima o poi troverai qualcosa in qui sei bravo il padre lo vuole incoraggiare.
Sylon abbassò lo sguardo.
> "Cosa sta dicendo questo uomo…?"
Poi il re si voltò. Camminò verso una porta laterale e la aprì.
> "Vieni con me. Ho qualcosa per te."
Sylon lo seguì.
Attraversarono un corridoio in penombra, scendendo scale antiche scolpite nella pietra. Alla fine del passaggio c'era una sala rotonda, illuminata da cristalli fluttuanti.
Al centro… dieci spade.
Ognuna diversa. Ognuna poggiata su un piedistallo. Alcune sembravano ardere di fuoco, altre sussurrare gelo.
> "Queste spade sono forgiate con anime. Nessuna è ordinaria. Scegline una, e sarà tua per sempre."
Sylon avanzò in silenzio.
Non esitò.
Scelse una spada dallo stile semplice, con la lama di un azzurro profondo e l'impugnatura nera come la notte.
Il re lo guardò, stupito.
> "Perché proprio quella?"
Sylon sollevò lo sguardo.
> "Perché… mi piace il colore azzurro."
Il re sorrise, ma nei suoi occhi si accese un'ombra di dubbio.
> "E se fosse il destino?" pensò.
> "Molto bene. Allora preparati."
> "Per cosa?" chiese Sylon, stringendo l'elsa della spada.
Il re scoppiò in una risata.
> "Te ne sei dimenticato? Tra un mese inizierà il Torneo delle Corone. I quattro regni sceglieranno i loro tre campioni. Le squadre si affronteranno… e alla fine, i due vincitori tra i quattro regni si affronteranno.
Sylon deglutì.
> "Io… dovrei partecipare?"
> "Sì," disse il re, fissandolo con serietà. "Hai un mese per prepararti. Dormi. Allenati. Diventa qualcuno."
Poi la voce si fece più fredda.
> "Perché se perderai… non sarai più un Andralon è dovremo essiliarti dal regno. Abbiamo deciso."
Sylon lo fissò, paralizzato.
> "Cosa…?"
Il padre gli si avvicinò e poggiò una mano sulla spalla.
> "Buona fortuna, Sylon. Se avrai bisogno… ti fornirò qualsiasi mezzo per diventare più forte."
Lo lasciò lì, da solo. Davanti alla sua nuova spada.
Nel silenzio della sala, Sylon rimase immobile.
Il ragazzo che una volta si era ucciso, ora era stato scelto per combattere.
Sylon pensa "useremo questa spada per combattere io morirò di sicuro cosa dovrò fare d'ora in avanti.
-In un mese sylon saprà usare la spada e diventare forte?. Lo scopriremo nel prossimo capitolo di domani.